Sul consiglio comunale di Cleto che si è svolto ieri è emersa la conferma di un atteggiamento che qualifica il sindaco di Cleto ovvero che oltre a essere un mentitore seriale in consiglio comunale e davanti alle autorità, costui è anche un dozzinale bulletto di quartiere, col quale è meglio non avere a che fare in nessun ambito.
Marco Marchese
Mi chiamo Marco Marchese, nato in Svizzera, dove ho trascorso l’infanzia; sono di origini fuscaldesi, ma da qualche anno cittadino d’adozione di Cleto (Cs), questo splendido borgo affacciato sul basso tirreno cosentino. Su questo luogo virtuale vorrei raccogliere un po’ tutta la mia attività pubblica, che spazia dalla politica all’associazionismo, attività sulle quali sono impegnato da oltre trent’anni. Lo scopo è suscitare dibattito; sono convinto che solo attraverso di esso la società possa formarsi ed evolvere. Dove questa evoluzione ci porterà non lo sappiamo, ma penso che gli ultimi decenni, con l’enorme accelerazione della vicenda umana, le trasformazioni che stanno accadendo in un arco temporale che rappresenta appena un battito di ciglia, rispetto all’intera storia dell’umanità, possa trovare sbocchi inaspettati, sia in senso positivo che negativo.
Spetta a tutti noi osservare con attenzione queste trasformazioni e soprattutto fare la nostra parte; potrebbe riassumersi nel celebre “Fai quel che devi, accada quel che può”, che ho adottato quale filosofia di vita.
Nel novembre del 2019 ho fondato le Officine Editoriali da Cleto, una piccola casa editrice che faticosamente, ma con tenacia, sta cercando di farsi spazio nel panorama editoriale. Non siamo soltanto il prodotto delle nostre esperienze, influenzate dall’ambiente che ci circonda e dal contesto sociale in cui viviamo. Siamo anche ciò che leggiamo; questo aspetto è ancora troppo sottovalutato in Italia, ma se osserviamo con attenzione l’organizzazione sociale diversificata, fra Sud e Nord del Paese per esempio, oppure attraverso un paragone fra l’Italia e altri Paesi, facilmente possiamo constatare che c’è un legame stretto fra la diffusione dell’abitudine alla lettura, che se sovrapposto all’evoluzione sociale di un determinato territorio e all’evoluzione anche economica di quello stesso territorio, coincide perfettamente.
Ecco, quindi, il mio ultimo impegno nel sociale: l’editoria. Qui, in Calabria; esattamente dove necessita la moltiplicazione delle iniziative volte ad incrementare il consumo preferito della mente, ovvero la conoscenza, che non può che avvenire anche attraverso i libri, in tutte le sue forme: cartacei, elettronici, visivi, o da ascoltare.
Da appassionato dei libri avrei potuto fondare la casa editrice in ben altri luoghi, ma per scelta, accompagnata da un pizzico di testardaggine, ho deciso di restare qui, in Calabria, la mia terra, con la mia caparbia restanza. Il mio Amico e scrittore Emilio Grimaldi afferma che: “Chi scrive vive due volte!” Io gli ho fatto notare che chi scrive vive tante volte quanti libri mette alla luce; e, chi legge ha l’opportunità di vivere un numero enorme di altre volte. Ci abbiamo bevuto su con allegria. Quindi: buone letture.